giovedì 1 dicembre 2011

Assignment 6: Pubmed, annessi e connessi.

Dunque, esordisco con il dire che, da brava esperta cibernauta particolarmente smanettona, (si ahahahah ) prima di un'ora fa non avevo la più pallida idea di cosa fosse Pubmed. Nemmeno mai sentita dire, citata, letta da qualche parte, mai visto il logo. Come dire, mi si è aperto un mondo. Devo dire, senza con questo voler cadere in ruffianaggini varie, che effettivamente fino ad ora almeno un pochino il mio ''bagaglio culturale'' relativo alla rete, annessi e connessi si è ampliato; minimissimamente in confronto a quello che dovrebbe e potrebbe ulteriormente ampliarsi, ma insomma è già qualcosa. Comunque dicevo, appunto, che mi si è aperto un mondo; soprattutto per quanto riguarda noi molto molto futuri medici suppongo che potrebbe essere veramente tanto utile. Fondamentalmente infatti si tratta di un sito che raccoglie una miriade di articoli scientifici in formato pdf e ovviamente (che domande) in inglese. Quindi, per inciso, sarebbe anche il caso (ovviamente parlo per gli sfigati come me che ancora masticano abbastanza maluccio l'inglese, ahimé) di mettersi l'anima in pace e impararlo benino, decentemente insomma, quanto basta per capire un articolo di carattere scientifico.  Per quanto riguarda invece le modalità di utilizzo di Pubmed, diciamo che è abbastanza semplice, rientrando nella categoria dei motori di ricerca. Infatti, una volta inserite nella barra di ricerca le parole chiave della nostra ricerca, ci comparirà una lista di articoli tra i quali poter scegliere. Ovviamente c'è la possibilità di restringere il campo di ricerca, in modo da facilitare l'operazione. Fin qui tutto bello e gioioso.. il problema semmai viene adesso: Alcuni articoli, anche se credo la minoranza, sono gratuiti e liberamente visionabili; gli altri però, essendo tratti dalle diverse riviste, che non ci pensano proprio a regalarceli allegramente e spensieratamente, sono a pagamento: infatti la possibilità di poterli visionare è subordinata ad un iscrizione alla suddetta rivista che è, non c'è nemmeno da chiederlo, a pagamento. Quindi insomma, a parte semmai il piccolo inconveniente che molti articoli sono a pagamento, direi che è un servizio molto utile e organizzato; non posso dire che mi servirà adesso nell'immediato, (soprattutto date le mie scarse conoscenze linguistiche) ma sicuramente proseguendo il corso di studi, e soprattutto imparando a usarlo in modo efficace, sono sicura che potrà rivelarsi un grande aiuto. 

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