venerdì 18 marzo 2011

Indovinello...

Vi propongo un enigma; stimoliamo le nostre menti, orsù. (...) 


Una nave approda in un' isola dove tutti quelli che sono neri mentono e tutti quelli bianchi dicono la verità. Sulla spiaggia dell' isola ci sono 3 pirati, c'è una fitta nebbia e non si riesce a capire se sono bianchi o neri. Dalla prua della nave chiedono al primo dei tre: sei bianco o nero? Lui risponde: cuusbdb (non si riesce a sentire). Allora il secondo dice: Ha detto che è bianco. Il terzo: Mentono tutti e due. Sapreste dire con precisione di che colore è ognuno dei tre e perchè?

Daiiii che è facile ;)                 

giovedì 17 marzo 2011

L'Italia è Nando?

Davvero, a questo punto mi chiedo se sia proprio così. La domanda me la pongo durante un servizio delle Iene di ieri sera, dove  l'inviato Filippo Roma accompagna Nando a fare un giro per un mercato di Roma ( per quei poveri ignoranti che non lo conoscessero, come ero io fino a ieri sera, Nando è un ex concorrente del GF 11, della serie: non si smette mai di imparare). Lo scopo è quello di raccogliere pareri, più che altro infamate direi, sull'accaduto della settimana precedente, durante la quale il nostro eroe si è allegramente rovinato quel poco di reputazione che aveva facendo dichiarazioni a dir poco terrificanti durante un'intervista, sempre made in Iene (“Persone quelle gay, però io ce sto a distanza perché… perché i gay nun me piace proprio”senza dimenticare di consigliare all'eventuale amico omosessuale di “Pijarse una pasticca che poi guarisci, te devi da solo da curà''Poi, quando gli viene chiesto a cosa è disposto a rinunciare per riconquistare Margherita, un'altra concorrente del GF11, afferma candidamente che tra lei e la proposta di girare un cinepanettone sceglierebbe la seconda, è il suo sogno). 
La mia intenzione non è assolutamente quella di scatenare un panegirico sulla tv spazzatura, sull'inutilità e la demenza di programmi come Grande Fratello o Uomini e Donne ( che per me in ogni caso restano tra i programmi più idioti e imbecilli che siano mai stati partoriti da una mente umana, ma questo è ovviamente un punto di vista del tutto personale e soggettivo); la mia riflessione nasceva da un'affermazione, direi più una declamazione, fatta da una donna durante la visita al suddetto mercato, che, interrogata, esclama che l'Italia è Nando, citando, nuovamente: ''Nando è l’Italia: tanto divertimento, tante donne, tanto sesso, tante discoteche, tanta poca cultura… e che altro sai fare, Nando?''
E io mi chiedo: ma è davvero così? è davvero tutto così generalizzabile, tutto racchiudibile in un'unica categoria? L'Italia è davvero solo questo? E' così e solo così che ci vedono all'estero? Un popolo di omaccioni rozzi e ignoranti, magari anche bellocci, ma maschilisti e con una mentalità preistorica da uomo di Neanderthal, che non sanno mettere due parole una dietro l'altra e hanno come sogno quello di recitare in un cinepanettone? Forse è una provocazione partorire questi pensieri in occasione del 150° anniversario dell'unità di'Italia ( lo sa anche Nando oramai, almeno spero), ma è lecito porre il dubbio. L'Italia di poeti, santi e navigatori esiste ancora? su circa 60 milioni di italiani, contro 4,5 laureati ci sono 6 milioni di analfabeti, con un analfabetismo di ritorno che è in continua crescita. Solo il 20% della popolazione possiede gli strumenti minimi di lettura, scrittura e calcolo necessari per orientarsi in una società contemporanea. Sono sicuramente l'ultima persona a poter discutere di questi argomenti, non ho nessuna competenza in merito né pretendo di averla, ma credo, suppongo, che fin quando la situazione rimarrà questa si potrà pretendere poco dal popolo italiano. L'ignoranza è il vero grosso problema, o almeno il primo dei tanti, quello alla base di tutto. Il cosiddetto ''popolo bue'' di Manzoni non è nient'altro che questo, accecato dal buio dell'ignoranza, fermo e statico nelle proprie convinzioni, bigotto e regredito mentalmente, che trascina dietro di sé anche la parte ''buona'', dando vita a un'immagine del tutto compromettente e negativa del nostro Paese, per la quale veniamo continuamente e pubblicamente derisi in tutto il mondo. Ovviamente Nando non è che un minuscolo puntino della bufera mediatica che ci sta letteralmente sconvolgendo, ma è un puntino abbastanza marcato da farci capire quali siano i reali problemi che ci affliggono. Si è venuto a creare un mondo illusorio fatto di spettacolo, televisione e miti da raggiungere, che regalano un'immagine patinata della vita che non rispecchia neanche lontanamente la realtà e che porta a far credere nell'inutilità del proseguimento della carriera scolastica, dello studio, della lettura e dell'interessamento a mondi e culture differenti.  Sembra purtroppo, che basti saper sventolare un bel culetto davanti al viso di un qualche illustre personaggio (senza nessun riferimento esplicito, sia chiaro) per poter avere una bella vita piena di sfarzi e luccichii. 
Diciamo che, almeno per le ragazze, anche se, la carriera da medici non dovesse andare, esiste sempre un'alternativa; ciurmarsi di strass e brillantini, ridurre i vestiti a triangolini di stoffa e agitarsi con movimenti scoordinati a ritmo di qualche canzoncina martellante sotto gli occhi avidi di vecchi bavosi, il tutto possibilmente entro i trent'anni perché, sai com'è, ultimamente la concorrenza è sempre più precoce... 

sabato 12 marzo 2011

Aiuto.

Ok, direi che ci siamo, definitivamente. Premetto innanzitutto che sono forse una delle persone più fisiologicamente impedite nello ''smanettamento'' cibernetico, ma ci voglio provare lo stesso, spero che lo sforzo venga apprezzato... (appunto, tanto per cominciare ho già fatto un danno, ho involontariamente pubblicato la prima riga del post con conseguente crisi isterica prima di capire come fare a toglierla, ovvero almeno dieci minuti. Bene insomma, no?).
Nell'insieme è un esperimento. Cioè poverino, magari dopo un po' di tempo gli vorrò anche bene, a questo blog, ma per adesso è un oggetto non ben identificato che non so esattamente come gestire, ecco. Nel mio caso direi che il problema più immediato è che mi trovo ad essere totalmente priva di iniziativa e di slancio creativo quando si tratta di creare cose dal nulla, quindi non ho nemmeno un argomento ben definito a cui dedicarlo. L'unica cosa di cui, almeno per adesso, vado estremamente fiera, anche se probabilmente non importerà a nessuno, è il titolo. Mille Splendidi Soli è uno dei libri che ho amato di più, uno dei tantissimi che ho letto che mi ha emozionato in un modo indescrivibile. Mi sembrava giusto che, visto che il blog in sé ancora non ha una sua propria essenza, almeno il titolo avesse qualche significato, almeno per me.
Per quanto riguarda la totale assenza di un tema, di un argomento di discussione, o comunque qualsiasi cosa che definisca definitivamente un campo d'azione, non vorrei dare l'impressione di essere una persona apatica o totalmente imbecille, almeno non così tanto; semplicemente non mi ritengo capace di dare vita a un blog che giri intorno e si occupi di un unico argomento, per quanto vasto e sfaccettato possa essere, e che oltretutto rientri nella gamma di interessi di almeno dieci persone (si, ho anche questa ambizione), quindi ho pensato che potrei dedicarmi a tutto, semplicemente, senza sfociare ovviamente in manie di grandezza o megalomania. Dunque eventi, avvenimenti internazionali, curiosità, cavolate, sondaggi, cinema, letteratura, sport (oddio questo sarà più difficile), musica, scienze, filosofia, e chi più ne ha più ne metta. Almeno per ora. Vi chiedo un unico favore: se nel complesso dovesse risultare del tutto privo di senso o talmente abominevole da danneggiare la mia dignità, fatemelo presente, ve ne sarò eternamente grata :)
Dovrebbe essere tutto, credo...  Ciao a tutti alla prossima!!